| Miraijin Kaos, opera del 1978 e questa è una sorpresa perché dai disegni non lo si direbbe, non solo per lo stile che comunque richiama un Tezuka classico, quanto per il setting futuristico che poco è conforme all'idea che se ne aveva agli albori degli anni ottanta (vabbé, già da 2001 e da Solaris la sci-fi era diversa), ma sembra piuttosto un retro-futuro concettualmente assai precedente (architetture, mezzi meccanici e informatici), poi però vedi un trabiccolo che ricorda il Millennium Falcon e te ne fai una ragione ^^; A parte questa divagazione, un "first look" sul primo volume dell'opera non può che portare a conclusioni assai positive. Kaos è un manga abbastanza distante dai "gekiga" del Tezuka maturo, ma al tempo stesso è un dramma fantascientifico-avventuroso permeato di implicazioni a livello morale e della visione umanistica del maestro nipponico; per certi aspetti è dunque un lavoro molto vicino alle saghe ad ambientazione futuristica presenti nel ciclo della Fenice. Il primo volume lo si potrebbe quasi dividere in due parti: una prima virata al thriller e ai misteri e una seconda da odissea siderale. Anno: boh, ma un bel po' nel futuro; due ragazzi, Koji e Jo, amici fraterni, sono ormai alla vigilia dell'ultima selezione dell'accademia galattica, che accetterà solo 10 persone delle migliaia iniziali. Jo viene avvicinato da un losco personaggio, scagnozzo di un misterioso tipo mascherato. Avrà un posto sicuro fra gli ammessi, in cambio... dovrà assassinare Koji con un coltello che pietrifica. Jo rifiuta, o meglio prende tempo anche per le minacce di ritorsione. Koji frattanto viene lisciato dalla furba Anne, la fidanzata di Jo: nel caso sia Koji l'ammesso, lei sarebbe dispostissima a sposarlo e scaricare l'altro (chi esce da questa accademia diventa governatore di interi pianeti, sappiatelo XD ). Impovvisamente compare un'altra ragazza che mette "in fuga" Anne: ma è uguale a lei, infatti scopriamo esserne un clone a suo dire incaricata dell'incolumità di Koji. Jo vede Koji col clone-Anne in galanti atteggiamenti, interpreta un tradimento dell'amico e decide di accettare l'offerta, uccidendolo. Ma ecco un colpo di scena: clone-Anne si rivela inviata di un'enigmatica aliena che peregrina per le stelle avvicinando le diverse specie viventi, Koji viene teletrasportato nel cosmo e gli viene infusa nuova vita. In seguito ad una pirotecnica fuga, ritorna sulla Terra ma qui da noi sono passati dieci anni. Jo è diventato un pezzo grosso, e il tentativo di avvicinarlo si risolve per Koji in un... arruolamento forzato fra gli schiavi incaricati dell'estrazione di minerale in asteroidi persi nelle immensità cosmiche. Qui inizia la seconda parte del volume, mentre gli oscuri personaggi e i misteri della prima vengono momentaneamente accantonati. L'asteroide è infatti una pietraia bollente e infernale, dove la scarsissima acqua è preziosa come niente altro. Koji viene ribattezzato Kaos dal direttore del campo di lavori forzati (uno spietato Acetylene Lamp), e fa amicizia con un altro galeotto originario dello Zimbabwe, anch'egli dal triste passato. Ne succederanno di tutti i colori, con l'inizio per Kaos di un'odissea cosmica e umana (il volume - as usual -finisce sul più bello...).
Kaos presenta un primo volume di per sé assai interessante e che fa da preludio ad un'opera potenzialmente di valore assoluto. Gli ingredienti Tezukiani ci sono tutti: cosa rende un'individuo un essere umano, il senso dell'amicizia, la morale - se ce n'è una - della vita. A questo aggiungiamo in ottima dose un clima da saga avventurosa drammatica e di vendetta, grande ritmo, imprevedibili sviluppi, personaggi affascinanti, senza dimenticare che la parte thriller troverà sicuramente posto nei prossimi volumi, insieme ai protagonisti di ritorno. Disegni e regia assai efficaci. Questo manga fu pubblicato su Shonen Magazine, possibile che trent'anni fa gli shonen avventurosi erano così superiori alle patacche riciclate che propinano oggi?
Edited by spaced jazz - 19/7/2008, 16:54
|